La violenza di genere specifica in medicina generale
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Nel mondo ogni 8 minuti viene uccisa una donna, in Italia una ogni 2 giorni. Il fenomeno della violenza domestica è un fenomeno complesso, la cui soluzione richiede un coinvolgimento delle istituzioni e del tessuto sociale del Paese, ma è anche un problema medico. A livello mondiale si stima che la violenza domestica sia causa di morte o disabilità grave quanto il cancro e sia una causa di cattiva salute (conseguenze fisiche o psicologiche) più importane dei postumi degli incidenti stradali e della malaria combinati insieme. Già dal 2002 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito la violenza interpersonale come un problema di salute pubblica, che può essere identificato e trattato precocemente, al fine di ridurne o minimizzare le complicazioni e la gravità delle ricadute sulla salute dei cittadini. La violenza domestica ha molte manifestazioni tra cui: l’aggressione fisica (colpire con calci, morsi, spintoni, schiaffi, lancio di oggetti), la repressione o minaccia, l’abuso sessuale, il maltrattamento psicologico, l’intimidazione, lo stalking, la negligenza, la privazione economica. La violenza in ambito familiare, soprattutto da parte del partner o dell’ex partner, è l’evento più frequente. Spesso il personale sanitario non è abituato a considerare l’esistenza del problema e non è preparato ad affrontare queste problematiche, per cui tende a ignorare o minimizzare i segnali che potrebbero far comparire il sospetto. L’idea che la violenza domestica sia una faccenda privata, nella quale è opportuno non intromettersi, la mancanza di competenze tecniche e di risorse, il timore di offendere la persona che abbiamo davanti, la paura di scoperchiare un vero e proprio “Vaso di Pandora” senza avere poi la capacità di trovare risposte, la mancanza di tempo, sono le ragioni addotte con maggiore frequenza dal personale sanitario, per giustificare un mancato intervento. La vera difficoltà da superare è, invece, quella di mantenere all’interno del nostro sistema di valutazione, il pensiero che la violenza domestica ci possa essere. Una volta acquisita l’abitudine di pensare a questo problema e raggiunta la consapevolezza dell’importanza che la questione riveste, possiamo lavorare per risolvere il problema, almeno dal punto di vista sanitario. La diagnosi precoce e la possibilità di identificare precocemente alcune manifestazioni cliniche rappresentano il punto di partenza per migliorare l’approccio clinico alla violenza interpersonale. Nella pratica clinica si dovrebbe sospettare un abuso se durante una visita medica si riescono a rilevare alcuni segnali d’allarme. Tutto ciò giustifica l’esigenza di informare e formare tutti i medici di medicina generale sugli strumenti di cui possiamo disporre e che molti medici di medicina generale hanno messo a punto, validato ed usato da ormai molti anni, per contrastare il fenomeno della violenza.
DATA E ORA INIZIO: 18/05/2019 08:00
CITTÀ: Altamura (Ba)
LUOGO: Ospedale della Murgia "Fabio Perinei"
INDIRIZZO: SS 96 Km 74,88
ORGANIZZATORE: ASL Bari e AMG
DURATA: 6 ore
CREDITI: 4,2
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